Storia

Investigano per frode fiscale una escort che guadagnò cinque milioni di euro in quattro anni

Dicono che la saggezza renda triste il saggio e l’ignoranza felice l’ignorante. Una persona normale mediamente si sostiene con meno di mille euro al mese, sazia il suo appetito ed alimenta la sua famiglia, ed anche così non gli manca nulla. Il proletariato lavora dall’alba al tramonto, ed ancora col sudore sulla fronte fa ritorno nella sua dimora più presto che può, e con la sensazione di un lavoro fatto bene.

Oggi ci si sconvolge quando appare nelle nostre vite routinarie l’immagine di un bambino africano che non si nutre da giorni e che, senza null’altro che un vecchio e semilacerato pallone di cuoio, non esita neppure un attimo a sorridere davanti alle telecamere; ebbene, nella sua ignoranza egli è felice per ciò che ha e perché non sa che oltre la sua realtà esiste un mondo completamente inesplorato nel quale si gettano nell’immondizia tonnellate di cibo senza alcun ritegno. Forse se sapesse come si vive al di fuori della sua realtà non sorriderebbe con tanta ingenuità.

E…se noi ci trovassimo per esempio al posto di questo giovane ed innocente bambino africano? Se vivessimo felici la nostra realtà credendoci i re dell’universo per le cose che abbiamo, quando invece non abbiamo nulla se ci confrontiamo con il potere d’acquisto di tante altre persone? Continueremmo conformandoci a quella che è la nostra realtà o tenteremmo di raggiungere il livello superiore?

Continua a leggere